Il termine “Lessicografia letteraria”, adoperato da Giuseppe Savoca negli anni ’90, mette insieme il significato del sostantivo, nell’accezione di “scienza della compilazione di un dizionario”, con l’aggettivo che ne restringe la pertinenza alle opere specificamente letterarie, in questo caso poetiche (G. Savoca, P
roblemi e proposte di lessicografia letteraria, in AA. VV.,
Lessicografia, filologia e critica. Atti del Convegno Internazionale di Studi, Catania-Siracusa, 28-28 aprile 1985, a cura di G. Savoca, Firenze, Olschki, 1985; poi in Id.,
Lessicografia letteraria e metodo concordanziale, Firenze, Olschki, 2000).
Questo ambito della lessicografia va inquadrato nella distinzione tra vocabolari generali e vocabolari speciali, anche se essa appare piuttosto relativa, «giacché il vocabolario generale si nutre di quelli speciali e questi sono soltanto delle sezioni tecnicamente orientate di quello» (G. Savoca, op. cit.).
Riguardo alla poesia, la scelta di inquadrare un periodo linguisticamente ‘compatto’ come quello dei testi più rappresentativi del XIX e XX secolo garantisce la possibilità di uno studio diacronico del linguaggio poetico che fornisce una pressoché totale esaustività. Questi i caratteri disegnati da Savoca qualche anno prima della pubblicazione del Vocabolario della poesia italiana del Novecento, uscito nel ’95 per Zanichelli:
Il corpus da esso abbracciato dovrebbe perciò riguardare tutta l’opera poetica dei maggiori e le opere più notevoli dei minori di rilievo. Esso, tra l’altro, dovrebbe permettere al consultatore di potere ricostruire il lessico totale di ognuno dei poeti presenti nel vocabolario […]. Inoltre, un simile vocabolario dovrebbe dare la possibilità di ricostruire una tavola diacronica della presenza di una o più parole presenti in uno o più poeti del corpus. Un’altra caratteristica di questo strumento dovrebbe essere quella di offrire elementi di ordine statistico relativi alle frequenze assolute, alle frequenze presso un solo autore o un solo testo, alle frequenze relative di un lemma rispetto alla totalità delle occorrenze presso un autore, un testo o l’intero corpus, ecc. (G. Savoca, Per un vocabolario della lingua poetica italiana dell’Otto-Novecento, in Id., Lessicografia letteraria e metodo concordanziale, cit.).
Questi aspetti, realizzati nel Vocabolario zanichelliano, sono anche quelli di una concordanza elettronica, in cui la ricerca e i dati resi disponibili dall’interrogazione sono quelli del vocabolario cartaceo, anche se in una forma di visualizzazione differente e soprattutto di tipo dinamico e interattivo.
Allegati:
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